31 Ottobre 2024

La parola a..

ROBERTO BELLI – DIRETTORE DEL CONSORZIO SALUMI DOP PIACENTINI
  • Direttore, come noto, quello che la filiera suinicola sta vivendo è un periodo particolarmente complicato a causa dell’emergenza PSA e il vostro territorio ne risulta particolarmente interessato.

È innegabile che ci troviamo di fronte a una epidemia particolarmente complessa da affrontare, poiché si tratta di un virus altamente contagioso, che – opportuno ricordare – non comporta rischi per la salute umana e non impatta sulla salubrità dei prodotti; per tale virus allo stato non ci sono ancora vaccini o altri farmaci di contrasto. Oggi, dopo più di due anni dai primi casi rilevati nel selvatico, si è arrivati a un livello di consapevolezza elevato, tale per cui le aziende hanno compreso l’importanza di continuare a investire per migliorare tutti gli aspetti di biosicurezza, interna ed esterna, quale condizione necessaria per contrastare ed evitare l’ingresso del virus all’interno delle proprie strutture. Il territorio piacentino, sia per la centralità geografica che riveste sia per la presenza di un numero importante di aziende – di trasformazione e di allevamenti – sta risentendo in maniera importante degli effetti delle misure di restrizione imposte per limitare la circolazione del virus.

  • Quali sono dunque le problematiche che il Consorzio e le aziende consorziate sono chiamate ad affrontare quotidianamente in questo contesto?

Il settore, in generale, sta affrontando una grossa sfida che rischia di compromettere la tenuta economica del comparto. Uno dei principali problemi per le nostre aziende, sicuramente, è il forte innalzamento dei costi della materia prima dovuto alle attuali restrizioni alla movimentazione degli animali e agli abbattimenti programmati che hanno inevitabilmente determinato una minor disponibilità di materia prima. Un problema, quello diretto degli allevamenti, che quotidianamente tocchiamo con mano, anche perché come Consorzio ricordiamo che abbiamo ottenuto il riconoscimento del Distretto dei Salumi DOP Piacentini – il primo Distretto del Cibo riconosciuto dalla Regione Emilia-Romagna – operativo tra i diversi attori che partecipano al sistema produttivo dei salumi DOP, tra cui anche diversi allevamenti. Una filiera da sempre virtuosa ed efficace il cui meccanismo sembra ora essersi inceppato. Non dimentichiamo, infine, le perdite determinate dal mancato export verso diversi Paesi che hanno bloccato le importazioni dei prodotti in via precauzionale per evitare l’ingresso del virus.

  • Il Consorzio, che ha tra i suoi ruoli principali quello di collettore delle istanze dei produttori e di portavoce dei loro interessi verso le Istituzioni, come ha supportato le aziende consorziate in questo delicato momento?

Come Consorzio, sin dal rilevamento dei primi casi nel selvatico del gennaio 2022, abbiamo subito percepito la gravità della situazione e da quel momento non abbiamo mai smesso di occuparci e di monitorare da vicino l’evoluzione dell’epidemia. In questi due anni, il Consorzio si è dato da fare per sensibilizzare le Istituzioni a livello locale, regionale e nazionale rendendosi parte attiva per creare una cabina di regia che potesse nel concreto essere di supporto alle aziende. Nello specifico, a esempio, abbiamo organizzato diversi incontri con il servizio veterinario locale, aziende produttrici e allevatori diventando così il collettore tra tutti gli attori coinvolti. In altre parole, il nostro Consorzio in questi due anni è diventato il “luogo” dove discutere e confrontarsi: ci siamo costantemente impegnati per cercare di dare risposte concrete ai Consorziati, facendo così in modo che tutte le nostre aziende facessero fronte comune nell’affrontare le difficoltà oggettive legate alla delicata situazione che stavano vivendo. Non da ultimo, l’impegno del Consorzio è stato quello di comprendere, di volta in volta, l’applicazione delle disposizioni normative che venivano emanate a livello nazionale per far fronte all’evolversi della PSA sul territorio, perché non dimentichiamo che soprattutto all’inizio non è stato affatto facile capire adempimenti e limitazioni.

  • Il Vostro Consorzio è sempre molto attivo in attività di promozione e valorizzazione ed è proprio degli ultimi giorni la notizia dell’avvio di una campagna TV a livello nazionale. Qual è l’obiettivo di questa campagna e in che modo pensate che le attività di comunicazione possano influenzare positivamente il consumatore finale?

Mi sento di dire che questa è la campagna più corposa e più articolata che abbiamo realizzato in questi anni poiché vede coinvolti circuiti Radio e TV di rilevanza nazionale (Rai Radio, RTL, Radio Italia, La7 e Discovery ndr). Verranno trasmessi oltre mille passaggi tra Radio e TV nel mese di novembre, periodo ritenuto da tutti i Consorziati quello più appropriato per concentrare questa campagna di comunicazione in vista del Natale, periodo molto importante per la commercializzazione dei salumi da parte delle nostre aziende. Gli obiettivi della campagna sono ovviamente quelli di divulgare al grande pubblico il valore delle nostre tre DOP, soprattutto in questo momento di difficoltà, e di elevarne la reputazione e il valore commerciale.

Sono tre produzioni di eccellenza del nostro territorio molto conosciute e apprezzate dal consumatore, ma il Consorzio è attualmente ancora una realtà piccola associando soltanto dodici produttori. Di conseguenza, un progetto così strutturato e di livello nazionale è un motivo di orgoglio, non solo per le nostre aziende, ma per tutta la città di Piacenza, che si identifica nei tre salumi DOP, cardine dell’agroalimentare di qualità del territorio.

  • Ci sono già in programma nuove iniziative che vedranno coinvolto il vostro Consorzio nei prossimi mesi?

Il nostro Consorzio è impegnato tutto l’anno in attività di promozione e valorizzazione, sia di carattere nazionale che regionale e locale, per mantenere costantemente vivo il contatto con il territorio e con le persone. Cerchiamo, pertanto, di essere presenti il più possibile in tutte le manifestazioni in cui veniamo coinvolti, oltre ovviamente a organizzare in autonomia tutta una serie di attività, sempre con l’obiettivo finale di portare l’attenzione dei media verso le tre DOP. A pensarci bene, soltanto 15/20 anni fa e a soli 100 km di distanza, pochi conoscevano le nostre produzioni. Oggi, invece, mi sento di dire che i nostri prodotti sono conosciuti non solo a livello nazionale, ma anche sempre più fuori dai nostri confini, e questo ovviamente fa molto gioco alle nostre aziende, poiché questa visibilità può tradursi anche in un incremento delle produzioni e delle vendite. Per quanto riguarda i prossimi appuntamenti, parteciperemo nel mese di novembre all’annuale evento in collaborazione con la Focaccia di Recco IGP; sempre a novembre, ci sarà un’importante manifestazione dedicata ai vini del territorio qui a Piacenza dove non possiamo assolutamente mancare. Passando poi alle attività più strutturate e istituzionali, chiaramente anche il 2025 avrà a calendario l’evento annuale più importante del nostro Consorzio, ovvero la Coppa d’Oro, e poi la partecipazione alle due principali manifestazioni internazionali del settore food, Tuttofood e Anuga. Avremo, inoltre, numerose attività congiunte con la Regione Emilia-Romagna (Tramonto Divino ndr) e nel primo semestre 2025 presenteremo un’importante ricerca realizzata in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza sulla stagionatura della Coppa Piacentina che verrà pubblicata anche su alcuni giornali scientifici di respiro internazionale. Sono emersi dei dati interessantissimi su come si modifica la nostra coppa dal punto di vista organolettico e nutrizionale in fase di stagionatura che riteniamo opportuno comunicare e valorizzare, per premiare anche l’impegno continuo delle nostre aziende nel migliorare e garantire la qualità di queste eccellenze del territorio.

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