Ingredienti (2)

  • 2 mele gala o fuji biologiche
  • 3-4 cespi di indivia
  • 2 fette di pane di segale
  • 6-8 fette di Speck Alto Adige IGP
  • 1 limone
  • olio extravergine di oliva
  • una manciata di gherigli di noci
  • prezzemolo

Per il pesto di noci:

  • 100 g di noci sgusciate
  • 50 g di Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi grattugiato
  • 20 g di pinoli
  • 2-3 rametti di prezzemolo
  • 60 ml di olio extravergine d’oliva
  • 1 pizzico di sale
  • 1 macinata di pepe

Preparazione

Versa gli ingredienti per il pesto nella brocca del frullatore ed aziona a brevi intervalli fino ad ottenere una crema omogenea.

Aggiungi qualche altro cucchiaio di olio se necessario.

Taglia a dadini il pane e falli tostare in padella con un filo di olio, tieni da parte. Lava l’indivia e le mele.

Taglia in quattro spicchi le mele, elimina il torsolo e taglia a fettine sottili. Irrora con il succo di limone.

Taglia l’indivia a metà nel senso della lunghezza e poi a spicchi sottili.

Componi l’insalata nei piatti, disponendo a piacere l’indivia, le mele e le fette di Speck Alto Adige IGP.

Condisci con il pesto di noci e ultima con il pane tostato, qualche gheriglio e delle foglioline di prezzemolo.


A fine cottura, sfornare e aggiungere le fette di Speck Alto Adige IGP.


SPECK ALTO ADIGE IGP

 Il gusto è tipico, intenso, saporito, ma non salato, con sentori di fumo, spezie ed erbe aromatiche.

La zona di produzione corrisponde all’intero territorio della Provincia Autonoma di Bolzano (Südtirol), in Alto Adige.

 Lo speck ha una storia e una tradizione molto antica. Nasce dall’unione dei due metodi per la conservazione della carne:  la stagionatura, come per il prosciutto crudo, usata di solito nell’area mediterranea e l’affumicatura, tipica del Nord-Europa.  Così l’Alto Adige ha creato un prodotto tipico, inconfondibile nella produzione e nel gusto, prodotto secondo la tradizionale regola  “poco sale, poco fumo e tanta aria”.

Pur nel rispetto delle rigide regole stabilite nel Disciplinare di Produzione, il singolo produttore di speck Alto Adige IGP può personalizzare il proprio prodotto, decidendo, in base a ricette segrete tramandate di padre in figlio, quali spezie aggiungere e in che misura dando al prodotto sfumature sensoriali uniche.

Il gusto è tipico, intenso, saporito, ma non salato, con sentori di fumo, spezie ed erbe aromatiche.

La zona di produzione corrisponde all’intero territorio della Provincia Autonoma di Bolzano (Südtirol), nella regione Trentino-Alto Adige.

Il marchio di qualità “Speck Alto Adige IGP” può essere assegnato soltanto allo speck prodotto secondo i metodi tradizionali. Lo Speck Alto Adige IGP deve la sua unicità alla regola di produzione: “poco sale, poco fumo e tanta aria fresca”.

La preparazione del prosciutto in Alto Adige coniuga due metodi di produzione molto diversi tra di loro: da un lato quello utilizzato nei paesi mediterranei, e dall’altro quello tipico dei paesi del Nord e Centro Europa. Col metodo mediterraneo, il prosciutto viene prodotto facendo asciugare le cosce di suino con aria e sale. Col metodo nordico, la preparazione del prosciutto avviene con sale, spezie e fumo.

In Alto Adige, terra d’incontro tra queste due culture, si è sviluppato un processo di produzione tipico locale. Si uniscono entrambi i metodi di preparazione del prosciutto, ovvero sia la stagionatura all’aria aperta che l’affumicatura, sfruttando i pregi di entrambi. Una combinazione che rende lo Speck Alto Adige un prosciutto unico e inconfondibile. Ancora oggi, ciascun produttore conserva la propria ricetta di famiglia, tramandata di generazione in generazione.

Grandi e piccoli produttori di Speck Alto Adige IGP hanno però una cosa in comune: l’artigianalità e il pieno rispetto del disciplinare di produzione dello speck secondo la tradizione italiana.

Progetto realizzato con il contributo MIPAAF D.M. 678906 del 27.12.2021